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DOLOMITES STREET IX: CIME TEMPESTOSE.

//autoAVIO.eu © by Fabrizio Pagotto

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La settimana che precede il Dolomites Street è un periodo dell’anno nel quale ti chiedi se l’estate sia effettivamente una questione archiviata oppure ci sia la possibilità di poter godere ancora di un fine settimana di sole. Le previsioni metereologiche però sono di tutt’altro avviso: week end con cielo coperto e precipitazioni sparse su tutto l’arco alpino. E’ la settimana del Dolomites Street giunto alla IX edizione con dei trascorsi traguardi che fanno ben sperare in numeri ancora maggiori di partecipanti. Autoavio.eu raggiungerà Malga Ciapela, il consueto luogo di ritrovo del raduno, con un nutrito gruppo di auto sportive come nella migliore tradizione per questo evento. Il fattore meteo preoccupa alcuni dei nostri che essendo alla prima esperienza non sanno quanto difficili potranno essere le condizioni di marcia con un clima mutevole come quello dolomitico. La montagna affascina e allo stesso tempo fa paura ed è proprio questo dissidio che ci accompagna fino al venerdì sera prima dell’evento quando stiliamo la lista della “carovana” AUTOAVIO pronta ad affrontare quelle incredibili vette. La notte che precede il Dolomites Street IX si dissolve in un istante, l’appuntamento infatti è alle 6.20 all’ingresso dell’autostrada e noi con l’auto apri pista ci posizioniamo con gli indicatori accesi. Scendiamo a godere del silenzio mattutino, in lontananza si notano le luci della città ancora addormentata, sopra di noi un cielo cupo che non promette nulla di buono e sotto ai nostri piedi il piazzale della stazione di rifornimento che ci ricorda tanto la pit lane di un circuito nell’attesa dell’arrivo delle auto da corsa. Questa situazione magica ed ovattata viene improvvisamente interrotta da una serie di boati in lontananza e l’inconfondibile latrato degli scarichi delle nostre Ferrari. Incuranti del sonno cittadino fanno il loro ingresso nel piazzale i temerari del Dolomites Street e tra fiamme e sgasate portano l’adrenalina a mille. Due icone del rally Illuminate dalle luci artificiali fanno bella mostra di sé evocando in noi storie epiche e ricordi di tempi gloriosi, osserviamo la bellezza senza tempo della Delta 16v e dell’ Escort RS Cosworth. Ma l’ora “x” giunge inesorabile e la partenza dell’apri pista da inizio all’incredibile trasferta verso questa bellissima avventura. Per citare una frase dell’ing. Dallara “il bello del viaggio per il viaggio” partiamo verso la meta con l’entusiamo di un bambino, lungo il percorso si uniscono a noi auto sportive di ogni genere e quando finalmente raggiungiamo i tunnel il sound viene amplificato; proprio quando abbassiamo i finestrini per godere di questo spettacolo musicale la nostra F12 TDF ci supera illuminando le pareti con le fiamme e mettendo a dura prova i nostri timpani con il dodici cilindri che urla di gioia. La prima tappa coincide con un caffè assieme ai ragazzi di altri gruppi e ci ricorda il vero senso di questa manifestazione che accomuna gente anche sconosciuta ma con la stessa immensa passione per i motori. Non c’è tempo da perdere così sgommiamo via verso quelle strade che il navigatore disegna come un gomitolo; a tratti la strada è umida perché nella notte ha sicuramente piovuto ma le condizioni sono accettabili per una guida allegra accarezzando l’asfalto dei tornanti senza però esagerare. Decidendo poi di fare una sosta per una foto di gruppo in stile starting grid, quest’anno il gruppo è numeroso e la qualità delle auto elevata. Mano a mano che ci avviciniamo a Rocca Pietore il cielo si fa sempre più cupo e le creste rocciose seminascoste da fitte nebbie, una pioggerellina intensa ci accompagna verso la meta e ai bordi della strada incontriamo gente curiosa che udito il frastuono in arrivo si allunga a vedere cosa stia succedendo. Una breve coda ci divide dalla piana e i nostri mezzi non risparmiano di dare spettacolo con un repertorio dal sound molto efficace; raggiunto il punto di ritrovo il colpo d’occhio è impressionante: ci sono auto sportive esposte in ogni luogo con tanta bella gente che si gode la festa, si ha come la sensazione che qui ci sia una calamita che attiri passione e divertimento. Un fiume inarrestabile di mezzi stupendi fa il suo ingresso sulla piana sostando solo un istante per permettere alle ragazze dell’organizzazione di appore il numero sul parabrezza e consegnare i gadget in omaggio; e i numeri sembrano non arrestarsi mai fino al raggiungimento dell’incredibile cifra record di 1193 auto partecipanti, le previsioni davano questo evento in crescita e con questo nuovo traguardo si conferma il raduno più grande del sud Europa. Rubati gli scatti più intensi ci allontaniamo prima che il serpentone di auto si metta in marcia verso i passi, quest’anno il giro prevede il Giau, il Falzarego, il Valparola, il Gardena, il Sella e il Fedaia con arrivo a Falcade. La nostra scelta cade sul passo Sella verso il quale ci dirigiamo anticipando il gruppo. La trasferta è un’occasione unica per godere della guida sui tornanti che salendo di quota si fa sempre più dura e impegnativa. Il paesaggio che si presenta a quelle altezze e privo di vegetazione e i colori scuri della terra contrastano con quelli dell’erba ingiallita, sembra un luogo surreale con uno sfondo nascosto dalle nebbie fitte che avvolgono le vette, è una strada abbarbicata sulla roccia quasi a voler sfidare la montagna, il clima è freddo e siamo improvvisamente inghiottiti da una nuvola densa, qui le condizioni di ripresa sono praticamente impossibili tanto che decidiamo di concederci una pausa. Questa è una montagna aspra con le regole dettate dalla natura, chi la sfida ne deve essere consapevole mettendo in conto anche le conseguenze che ne derivano. Ma proprio quando sentiamo l’eco delle auto arrivare ecco che il vento spazza una porzione di grigio dal cielo lasciando entrare un fascio di luce che illumina le rocce della montagna; è uno spettacolo che regala il meritato sfondo ai partecipanti di questo incredibile Dolomites Street IX. I ragazzi a loro passaggio salutano con le braccia fuori dai finestrini, alcuni si fermano e ci fanno partecipi delle difficoltà riscontrate durante il percorso con la strada a tratti è viscida e i tornanti insidiosi. Un gruppo di turisti tedeschi increduli dall’inesauribile afflusso di auto ci chiede che tipo di manifestazione sia: è il Dolomites Street IX nella sua espressione migliore con belle auto, strade pazzesche, montagna dura e tantissima voglia di divertirsi! Dopo aver immortalato il passaggio delle auto decidiamo di rientrare a Falcade che è meta di arrivo della manifestazione. Con quasi 1200 auto Falcade viene abbracciata dal calore di Dolomites Street che premia i partecipanti con un’esposizione di rara bellezza, un’offerta gastronomica particolarmente invitante ma soprattutto tanta festa tutti assieme sotto la tenso struttura con la musica dei DJ fino a notte fonda. Si apre così il Dolomites Village che accompagnerà i festeggiamenti anche nel giorno successivo. Gli amici da salutare sono davvero tanti e ci godiamo questo giro tra meravigliose auto. Si conclude l’avventura 2018 del Dolomites Street proiettati già nella manifestazione dell’anno venturo con un bilancio positivo per la qualità dei mezzi coinvolti, per l’eccezionale simpatia dei partecipanti, per la competenza di tutto lo Staff e la bravura del gruppo organizzatore. Appuntamento tra un anno esatto stesso luogo e stessa ora per un Dolomites Street più bello e grande che mai!

Fabrizio Pagotto per autoavio.eu

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