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INFERNO A MONZA! AUTOAVIO.EU BLOG ALL’ “HISTORIC MONZA 2017

//autoAVIO.eu © by Fabrizio Pagotto e Umberto Buoro

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Autodromo di Monza ore 9.00 AM, appoggio il ginocchio destro sull’asfalto della pista per trovare un’improbabile stabilità per la foto che voglio realizzare, il rumore assordante dei dodici cilindri e il fumo misto ad olio inebria i miei sensi, mi ripeto che devo stare calmo e lucido ma mi rendo conto che non è facile perché quello che i miei occhi stanno vedendo è ciò che ho sognato per tanti anni; ricordo che da bambino mi addormentavo guardando i poster appesi alle pareti raffiguranti le grandi icone Ferrari: tra le storiche c’era la GTO del ’64 con la sua coda tronca e quel muso lungo slanciato tutto in avanti e poi la 250 Le Mans pistaiola con linee morbide e sinuose ma dall’indole selvatica e predatrice. A distanza di oltre quarant’anni il sogno diventa realtà e mi ritrovo faccia a faccia nientemeno che con gioie terribili del Cavalier Ferrari, gioielli a quattro ruote strappati all’immobilità polverosa dei musei, ferri veloci pronti a divorare chilometri di pista senza concedere nulla a nessuno, neppure alla fantastica Maserati che sta prendendo posto sulla griglia di partenza. Ciò che stiamo ritraendo è talmente bello e raro da non sembrare neppure reale, lo definirei piuttosto incredibilmente folle; mi avvicino al mio collega anche lui impegnato a fotografare e gli grido “è pazzesco!!!”, lui concentrato ma visibilmente provato dalla fatica mi risponde “non ci credo che lo stiamo vivendo!!!”. I commissari ci invitano a lasciare la pista perché la gara sta per avere inizio ma noi abbiamo bisogno ancora di una foto e di una foto ancora, vengo praticamente trascinato fuori e dal muretto viviamo la partenza travolti da tutta la sua spettacolarità, è un incontro tra leggente nel tempio della velocità! L’ HISTORIC MONZA è la gara voluta dal famoso promoter francese PATRICK PETER della PETER AUTO che vuole tenere in vita auto storiche in un campionato che vede ben sette categorie che corsero tra gli anni ’50 e gli anni ’80. Il GROUP RACING con leggende del gruppo C dal 1982 al 1993 che vide scontrarsi le mitiche di Le Mans con PORSCHE 956 e LANCIA LC2 e a seguire negli anni JAGUAR, MERCEDES, TOYOTA, NISSAN e MAZDA. La SIXTIE’S ENDURANCE con corse di durata degli anni ’60 dove le protagoniste sono JAGUAR E-TYPE, FERRARI 250 GT, PORSCHE 911 e COBRA AC. Il TROFEO NASTRO ROSSO nato nel 2010 dedicato alle SPORT italiane e GT fine anni ’50 fino al 1965 con MASERATI 300, FERRARI 250 GT BERLINETTA, ALFA ROMEO TZ. L’HERITAGE TOURING CLUB nato grazie al successo raggiunto a SPA con vetture del combattutissimo campionato EUROPEO TOURING ETCC dal 1966 al 1984 quali BMW 635 CLS, FORD ESCORT e FORD CAPRI, JAGUAR XJ 12C. E’ una giornata di puro motorsport e va gustata anche ai box dove fervono i lavori di preparazione delle auto; girando in lungo e in largo non sarà difficile incrociare piloti del calibro di Arturo Merzario al volante di una Lola T70 MKIII, Alex Caffi con la sua Lancia Beta Montecarlo ma anche Jaques Lafitte che disputò 180 gran premi vincendone 6, Carlo Ubbiali il grande campione motociclistico e Tino Brambilla che rifiutò di correre con una Ferrari proprio a Monza perché giudicata poco competitiva; grandi piloti e grandi auto che hanno segnato la storia delle corse internazionali, al tal proposito entriamo nel box Mercedes dove scopriamo la meravigliosa C11 gruppo C che corse nel 1991 guidata dal grande Michael Schumacher. Ma è in pista che queste fantastiche auto danno il loro meglio con bellissimi duelli fino all’ultimo metro, le ruote bloccate prima della staccata e le accelerazioni in rettilineo con enormi fiammate che escono dagli scarichi. Il punto per noi più vicino alla pista è dopo la variante della Roggia, da qui si può gustare la velocità pura con le auto che ti sfrecciano a pochi metri e l’aria che ti investe portando con sé gli odori di gomma e olio tipici delle corse. Porsche 917, Ferrari 512 e la fantastica Mercedes C11 raggiungono le Ascari, con maestria ne pizzicano leggermente i cordoli e le superano controllando il sovrasterzo, la nostra postazione elevata alle varianti ci permette di apprezzare le capacità di piloti ma anche la reattività dei telai messi a dura prova nei diversi cambi di direzione. Quando l’ultima gara volge al termine una Porsche 962C si ferma sul lato della pista con del fumo che esce dal motore, prontissimi i commissari segnalano l’auto con le bandiere gialle mentre il pilota celato nell’angusto abitacolo procede allo sblocco delle cinture a cinque punti per uscire. All’improvviso il fumo prende un colore arancione e si sviluppano delle fiamme consistenti; CEA interviene immediatamente con gli estintori domando rapidamente il fuoco ma invadendo la pista di una nebbia densa e nera che impedisce la visibilità alle auto che sopraggiungono, il pilota sta per uscire e il fuoco riprende ad ardere, sono momenti concitati che tengono il pubblico con il fiato sospeso. Fortunatamente gli estintori hanno la meglio sull’incendio e i commissari aiutano il pilota ad allontanarsi. Un plauso all’organizzazione dell’autodromo di Monza che ha saputo gestire la critica situazione con prontezza e competenza. Si conclude con questo colpo di scena la nostra avventura all’ Historic Monza 2017; con il tramonto all’orizzonte passeggiamo dietro ai box con la consapevolezza di aver goduto di un privilegio unico, migliaia di immagini di auto da corsa attraversano le nostre menti come in un film, il passato si congiunge al presente, la fantastica macchina del tempo di Peter Auto ha lasciato un segno su di noi viaggiatori, ciò che in passato abbiamo tanto sognato, oggi lo abbiamo incredibilmente vissuto.

Fabrizio Pagotto per autoavio.eu

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