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VERNASCA COME LE MANS: SERNA BRUCIA L’ASFALTO DELLA SILVER FLAG!

//autoAVIO.eu © by Fabrizio Pagotto

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Che la Vernasca Silver Flag sia per noi un appuntamento fisso ormai è cosa nota, la si aspetta di anno in anno, l’elenco partenti è sempre come una manna dal cielo, il livello delle auto altissimo proprio come piace a noi, il suo carattere sportivo misto popolare ci fa impazzire con mezzi da corsa strappati alla storia e messi sull’asfalto di una strada che per un paio di giorni diventa un’incredibile pista. Il percorso Castell’Arquato-Lugagnano-Vernasca riprende il circuito rievocazione della famosa corsa in salita che si disputò dal 1953 al 1952 con una lunghezza di 9 chilometri, le auto da corsa si proiettano velocissime nei lunghi rettilinei per poi snodarsi negli insidiosi ed impegnativi tornanti che portano a Vernasca. La notte prima della Silver Flag la si può riassumere in una lunga attesa insonne, la nostra mente ripassa il percorso a bordo di un fantastico bolide odorante di ricino e gomma bruciata con dei flash fatti di tute bianche, guanti traforati, occhiali da corsa e il tappo del radiatore di una Bugatti che sbuffa vapore come se dovesse scoppiare! La Vernasca Silver Flag è un appuntamento per intenditori intesi come piloti che vi partecipano ma anche come pubblico spettatore colto e preparato, l’aspettativa sempre elevata non delude mai e ogni anno ci sorprende riservandoci anche qualche sorpresa. Quest’anno la novità in qualche modo ce la siamo portata da casa perché la squadra Cetilar Villorba Corse è stata invitata a partecipare all’evento. Dopo l’esperienza in terra francese il team trevigiano porta un pezzettino di Le Mans alla 23ma Vernasca Silver Flag raccogliendo già dal sabato i favori del pubblico che contempla incredulo due lunghissime linee di gomma nera fumante lasciate sull’asfalto per la gioia dei presenti. A testimonianza della massacrante esperienza, l’incredibile LMP2 2018 DALLARA P217 numero 47 esposta nel paddock porta ancora evidenti le ferite subite in questa 24 ore di Le Mans che ha messo a dura prova i ragazzi del Villorba Corse; l’auto infatti dopo un pauroso incidente durante le qualifiche è stata incredibilmente ricostruita grazie alla tenacia del Team coordinato da Raimondo Amadio, bravura che ha permesso alla squadra di presentarsi puntuale sulla griglia di partenza con i piloti Roberto La Corte, Felipe Nasr e Giorgio Sernagiotto impegnati in una faticosa rimonta. Giorgio Sernagiotto accompagnato dalla bravissima pilota Ferrari Challenge Manuela Gostner accoglie sin dalle prime ore del mattino tifosi e simpatizzanti che desiderano un autografo e una foto ricordo. Un breve giro tra i box ci fa scorgere il simpaticissimo campione col cappello da cow boy Arturo Merzario circondato dai sempre numerosi fans. Posiamo il nostro sguardo su Alfa Romeo 33/2000, Bugatti 35 B compressore, Abarth 850 TC corsa, Porsche 356 B super 90 GT, Lancia 037 e ci fermiamo ad ammirare la bellissima Tecno F1 123/3: livello celestiale come sempre ed ora non rimane che vederle correre. Mentre i meccanici effettuano gli ultimi ritocchi alle auto e i piloti indossano guanti e casco, noi ci spostiamo a gambe levate nei nostri punti di ripresa pronti per immergersi in questa fantastica edizione della Vernasca Silver Flag. Con due ali di pubblico che fanno da cornice le auto si preparano alla partenza, pochi minuti e non tardano ad arrivare gli equipaggi a bordo di vetture che nonostante l’età non vogliono saperne di andar piano: saette d’altri tempi ci sfiorano a pochi centimetri, gli scatti fotografici che ne conseguono raccontano la corsa verso Vernasca e il brivido della velocità ci fa sentire tutti ancora più vivi. Ma proprio quando non te lo aspetti ecco apparire dal nulla un bagliore accecante, il rumore assordante sembra quasi indecifrabile e lo spostamento d’aria che ne segue non mi permette di capire cosa stia accadendo, seguo la scena dal display della fotocamera che improvvisamente si oscura assieme all’ambiente circostante, per un istante il tempo sembra fermarsi, la saetta prima e il tuono dopo con la Silver Flag che rivive il mito della 24 ore di Le Mans con Cetilar LMP2 guidata da un velocissimo Giorgo Sernagiotto. Il bolide è ormai all’orizzonte pronto ad affrontare le insidiose curve della salita che lo porteranno a Vernasca. La piazzetta di Vernasca ogni anno è sempre più gremita di gioielli a quattro ruote, in ogni luogo ove gettiamo lo sguardo c’è storia, dalla Formula 1 ai Rally, dalla 24 ore di Le Mans alla Mille Miglia; al centro della scena la LMP2 2018 con le portiere aperte per la gioia di curiosi e appassionati, il casco di Serna con i guanti appoggiati sul sedile di un abitacolo angusto ed essenziale, sul cruscotto un volante zeppo di tasti in stile Play Station. E’ tempo di saluti perché anche questa edizione della Vernasca Silver Flag è giunta al termine, con la promessa di rivederci in pista stringiamo la mano a Giorgio Sernagiotto e a Manuela Gostner, aiutiamo a posizionare l’auto per il rientro a Castell’Arquato, come in un rito il pilota mette il casco e i guanti da corsa, la messa in moto è un momento quasi solenne. L’ LMP2 se ne va e con lei il piazzale dei sogni e delle meraviglie si svuota piano piano, gli equipaggi salutano il pubblico ai bordi della strada. Il silenzio viene restituito al tranquillo paesino di collina e l’effetto è davvero suggestivo, la gente al bar discute ancora di auto e di corse, lo faranno come noi per un anno intero aspettando la prossima edizione della Vernasca Silver Flag.  

Fabrizio Pagotto per autoavio.eu

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