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PILOTI E VOLANTI DELLA FORMULA UNO: ELIO DE ANGELIS E IL SUO MOMO LOTUS.

Se stringi tra le mani questo volante puoi sentire ancora gli scossoni dell’otto cilindri Cosworth che spinge in avanti la Lotus 81. Quest’auto spancia spesso contro l’asfalto complice l’effetto suolo generato dall’incredibile deportanza aerodinamica, siamo nel 1980 e il giovane Elio De Angelis cerca di mettere d’accordo una macchina da corsa difficile da guidare interpretando la pista del circuito del Brasile. Quel giorno riesce ad ottenere un ottimo piazzamento in una stagione caratterizzata da numerosi ritiri. Romano classe ’58, dopo gli esordi nei kart si mette in luce alla fine degli anni ’70 nelle Formula 3; notato da Enzo Ferrari prima e da Gian Carlo Minardi poi, sbarca finalmente in Formula 1. Dopo quattro Gran Premi in Shadow viene chiamato da Colin Chapman che, pagata la salatissima clausola di recesso, lo fa correre in Lotus senza stipendio.  Immaginatelo tagliare il traguardo al secondo posto dietro a Renè Arnoux tra gli applausi del pubblico di Interlagos. Il suo mezzo viene abbandonato senza benzina dopo l’arrivo e lui è costretto a chiedere un passaggio a Riccardo Patrese per rientrare: davvero altri tempi! Quale felicità immensa può aver provato questo ragazzo italiano premiato come il più giovane pilota a podio per una gara irridata, record detenuto sino ad allora da Bruce McLaren. Colin Chapman esulta per questo giovane talentuoso, ci piace ricordarlo così con il sorriso e le sue mani da pianista strette intorno alla corona del suo meritato volante.

 

Fabrizio Pagotto per AUTOAVIO.EU

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